Le sfide della longevità da criticità a opportunità

Roma 16 marzo 2022 – Le Mutue sanitarie hanno piena consapevolezza del legame tra la contrattazione collettiva e le logiche mutualistiche che devono essere alla base del Secondo Pilastro Integrativo e pertanto del loro ruolo fondamentale e strategico quale corpi intermedi che possono assumere nella contrattazione di fondi collettivi per la LTC.  E lo fanno con risorse economiche aggiuntive che non provengono dalla fiscalità generale, ma derivano o dalla contrattazione collettiva, o da quella di secondo livello di welfare aziendale, ma anche dalla contribuzione volontaria.

Specificità delle Mutue (Società di Mutuo Soccorso) è proprio quella di realizzare una ampia solidarietà e mutualità sia tra diverse categorie (lavoratori dipendenti di vari livelli, lavoratori autonomi con differenti capacità di reddito, pensionati,…) sia dunque tra diverse generazioni. Sottraendo in questo modo la definizione di Secondo pilastro alla sola dimensione contrattuale relativa ai soli lavoratori dipendenti. Le Mutue infatti prevedono sia le adesioni di tipo contrattuale (con contribuzione a carico dei datori di lavoro a seguito di convenzione aziendale o con i Fondi), sia anche di tipo volontario di lavoratori o cittadini che si sono ritirati dal lavoro, che intendono partecipare al progetto di tutela sanitaria e socio assistenziale con proprie risorse (redditi da lavoro autonomo o risparmi privati).

Questo meccanismo di mutualità e solidarietà consente che i lavoratori, iscritti collettivamente tramite convenzione aziendale, possano restare assistiti e continuare a fruire (con contribuzione volontaria) dei piani di assistenza sanitaria e anche per la LTC, non perdendo la capitalizzazione contributiva a cui hanno avuto diritto, quando cessano il rapporto di lavoro e non sono più coperti dal proprio fondo di categoria.Per questo motivo le Mutue sono in grado di continuare a garantire la copertura LTC ai propri associati anche in caso di momentanea perdita del lavoro o quando si ritirano in pensione e non possono più contare sulla contribuzione da CCNL a carico datore. Inutile dire che è la finalità mutualistica ed esclusivamente assistenziale delle Mutue e anche dei Fondi sanitari autogestiti, a consentire di riuscire a garantire questo elevato tasso di inclusività. Attualmente il limite di ingresso per la prima adesione alle Mutue è mediamente di 70 anni. In alcuni casi le Mutue riescono a proporre coperture per la LTC in autonomia ai propri Soci o a negoziare la copertura collettivamente con player assicurativi ( allo scopo di sperimentare la esternalizzazione del rischio) a condizioni accessibili ad una vasta platea, sia sotto il profilo del costo della copertura, sia di quello del limite di 1° ingresso che in alcuni casi è consentito entro i 75 anni. Ovviamente le Mutue hanno negoziato che la prestazione LTC sia garantita a vita intera a qualunque età avvenga l’evento che causa la non autosufficienza. Non si tratta dunque di proporre sul mercato una copertura LTC solo per gli attivi (che presenta un vantaggio economico prevalentemente per il soggetto erogante attesa la bassa probabilità) ma di offrire risposte sistemiche all’emergenza demografica e all’invecchiamento della popolazione, con una previsione dunque di strumento collettivo ed aperto e con obbiettivi potenzialmente di tipo universale. Inoltre si evidenzia il ruolo di fronting relazionale che la Mutua può svolgere tra la persona non autosufficiente “Socia” e non solo “cliente” con la rete dei caregiver: non solo indennità economica ma anche possibile programmazione della organizzazione, modalità di fornitura, gestione e monitoraggio degli interventi socio assistenziali.

Articolo a cura di Massimo PiermatteiPresidente Consorzio Mutue Sanitarie MuSa

X Giornata Nazionale della Mutualità

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SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO:

TUTELA DELL’AUTOSUFFICIENZA, CURA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA E CO-PROGETTAZIONE

Sabato 9 aprile 2022 in videoconferenza Zoom / ore 10,00-13,00

 

La Giornata Nazionale della Mutualità è l’appuntamento annuale promosso da Fimiv / Federazione Italiana della Mutualità insieme alla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso Piemonte. Una occasione di incontro, di scambio di esperienze e di manifestazione pubblica del valore che la mutualità rappresenta nelle sue diverse accezioni: sociosanitaria e socioassistenziale, culturale, sociale, economica e istituzionale.

Tema al centro della Edizione 2022 dell’Evento: la “Tutela dell’autosufficienza, cura della non autosufficienza e co-progettazione”. Le relazioni ed il relativo dibattito si incentreranno sulla possibile co-progettazione tra enti del Terzo settore nonché tra Enti pubblici ed Enti del Terzo settore, con  riguardo non soltanto ai bisogni passivi imposti dalla malattia ma, ancora prima, ai bisogni attivi delle persone, al loro benessere psico-fisico, perché crediamo fermamente nel principio che la salute è “uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale, e non soltanto l’assenza di malattia o di infermità” (Costituzione dell’OMS, 1948).

Le Società di Mutuo Soccorso, quali Enti del Terzo Settore, presenteranno le loro proposte co-progettuali e le buone pratiche in atto nei territori come contributo alla realizzazione di filiere di servizi a misura di comunità, a partire dal mantenimento il più a lungo possibile dell’autosufficienza fisica e cognitiva delle persone fino ai più complessi interventi che la cura della non-autosufficienza comporta.

Seguirà nei prossimi giorni il programma ed il link per il collegamento.

 

Le società di mutuo soccorso (SMS) sono Enti del Terzo settore disciplinati dalla legge speciale n. 3818 del 15 aprile 1886, modificata nel 2012. Per quanto non previsto, sono sottoposte alle norme del Codice del Terzo settore, che le colloca nella sezione f) del Runts, e del Codice civile in quanto compatibili. Ai sensi dell’art. 1 della legge speciale, le Società di mutuo soccorso “perseguono finalità di interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà” in favore dei soci e dei loro familiari, ai quali erogano sussidi per spese sanitarie, trattamenti e prestazioni socio-sanitarie nei casi di malattia, infortunio, invalidità, inabilità temporanea o permanente nonché contributi economici e servizi di assistenza per gravi eventi. In aggiunta, le società di mutuo soccorso sviluppano iniziative aperte alla collettività, finalizzate all’educazione alla prevenzione sanitaria e alla diffusione dei valori mutualistici.

Avviato l’iter della Riforma sulla non autosufficienza

Roma, 2 Marzo 2022 – I primi atti consisteranno nella presentazione del Disegno di Legge Delega da parte del Governo e nella sua successiva discussione in Parlamento. Occorre fare presto ed unire le forze con l’obiettivo di arrivare ad una riforma, attesa da oltre 20 anni, che sia all’altezza delle esigenze dei 3,8 milioni di anziani non autosufficienti e delle loro famiglie”, è quanto affermano le circa 50 organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, di cui fa parte anche Fimiv, che hanno elaborato un’articolata proposta finalizzata ad arricchire il Disegno di legge delega a cui sta lavorando il Governo.

La proposta verte intorno a cinque messaggi fondamentali: arrivare ad una riforma ambiziosa; superare la frammentazione delle misure e dei servizi; dare risposte diverse ai diversi bisogni; puntare a percorsi di assistenza semplici ed unitari; conseguire la tutela pubblica della non autosufficienza. La proposta completa si può leggere e scaricare su www.pattononautosufficenza.it .

Il cuore di quanto proposto dal Patto è l’istituzione di un Sistema Nazionale di Assistenza agli anziani non autosufficienti che, attraverso uno stretto coordinamento fra Stato, Regioni e Comuni, definisca un percorso unico e chiaro ed integri le prestazioni sanitarie e quelle sociali a favore dei quasi 4 milioni di anziani non autosufficienti e delle loro famiglie.

Nello stesso tempo la riforma punta a promuovere la permanenza degli anziani al proprio domicilio, garantendo agli stessi e alle famiglie le prestazioni sociali e sanitarie di cui necessitano in un’ottica integrata, riconoscendo la funzione di cura del caregiver familiare e tutelandone il benessere psico-sociale; la domiciliarità è promossa anche attraverso la diffusione sull’intero territorio delle cosiddette Soluzioni Abitative di Servizio, previste anche dal PNRR, ossia civili abitazioni – individuali, in coabitazione, condominiali o collettive – che garantiscano sicurezza e qualità alla vita agli anziani ed integrino servizi di supporto alla socialità e alla vita quotidiana, servizi alla persona, ausili tecnologici e tecnologie di assistenza. E per le Residenze Sanitarie Assistenziali, le RSA, la proposta del Patto prevede misure che ne riformino organizzazione e operatività affinché assicurino qualità ed appropriatezza delle cure e qualità di vita agli anziani residenti.

La nostra riforma propone una nuova governance delle politiche per la non autosufficienza, affidata al Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA), che punti a costruire una filiera di risposte, che siano differenziate e complementari tra loro: servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari, trasferimenti monetari, adattamenti delle abitazioni, sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari (“badanti”). È necessario semplificare l’accesso degli anziani all’assistenza pubblica ed evitare che le famiglie debbano – come oggi accade – peregrinare tra una varietà di sportelli, luoghi e sedi. Nello SNA, pertanto, la possibilità di accedere a tutte le risposte pubbliche è definita attraverso una sola valutazione iniziale ed è previsto un percorso unitario, chiaro e semplice, all’interno della rete del welfare”, spiegano le organizzazioni del Patto.

La riforma prevede anche l’istituzione di una Prestazione Universale per la Non Autosufficienza, un contributo economico che assorbe l’indennità di accompagnamento e al quale si accede in base e esclusivamente al bisogno di cura (universalismo). “La logica è quella di sostenere le famiglie anche dal punto di vista economico, ma differenziando l’importo in base al fabbisogno assistenziale. Oggi in Italia, il contributo economico per gli anziani non autosufficienti è di 520 euro, uguale per tutti, in Germania invece si arriva a 901 euro mensili per chi ne ha maggiore fabbisogno di assistenza”.

Le Società di Mutuo Soccorso Enti del Terzo Settore

Roma, 24 novembre 2021 – Con l’attivazione del RUNTS – Registro Unico del Terzo Settore, a partire dal 24 novembre 2021 si apre un nuovo capitolo anche per l’ultracentenaria storia delle Società di Mutuo Soccorso, nel perseguimento di finalità di interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà.

Ed è proprio alla luce di questa premessa che la Fimiv – Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria – nata nel 1900 quale Federazione Nazionale delle Società di Mutuo Soccorso – dovendo constatare, anche di recente, la presenza di soggetti giuridici che si appellano Società di Mutuo Soccorso senza corrisponderne alle caratteristiche proprie, ritiene utile e doveroso (verso le Associate, le Istituzioni e la collettività) precisare quanto segue:

Le Società di Mutuo Soccorso costituiscono una specie giuridica sottoposta alla Legge speciale 15 aprile 1886 n. 3818, riformata nel 2012, nonché al Codice del Terzo Settore ed alla disciplina cooperativistica in quanto compatibili.

Le Società di Mutuo Soccorso sono Enti del Terzo Settore iscritte nella sezione f) del RUNTS – Registro Unico del Terzo Settore le cui attività, non lucrative ed aventi finalità di interesse generale, sono specificate negli articoli 1 e 2 della Legge speciale. Le modalità del loro svolgimento sono esercitate a norma di legge ovvero in gestione diretta e autonoma oppure mediata attraverso un’altra Società di Mutuo Soccorso.

A norma della predetta Legge speciale, la compagine associata nelle Società di Mutuo Soccorso è costituita da soci ordinari (persone fisiche ed anche giuridiche, limitatamente ad altre Società di Mutuo Soccorso e ai Fondi Sanitari Integrativi) in quanto fruitori diretti o mediati (con il solo riferimento agli iscritti dei soci persone giuridiche, sopra menzionati) delle prestazioni, servizi e sussidi mutualistici nonché da soci sostenitori (anche diversamente denominati, ma da non confondere con i soci sovventori tipici per esempio delle Mutue assicuratrici) in quanto persone fisiche o giuridiche, che spontaneamente conferiscono contribuzioni liberali o si prodigano con opere e altri beni materiali per sostenere e promuovere il perseguimento delle finalità sociali, senza avere diritto né al voto né alla erogazione di prestazioni, servizi o sussidi mutualistici né tantomeno a compensi. I soci sostenitori, altresì, “possono designare (la Legge speciale non dice “nominare”) fino a un terzo del totale degli amministratori, da scegliersi tra i soci ordinari”.

Le Società di Mutuo Soccorso sono sottoposte a controllo e vigilanza ministeriale a norma di legge.

Qualora una Società di Mutuo Soccorso perdesse la propria natura, incorrerebbe nella devoluzione del patrimonio a norma della precitata Legge speciale. Il Codice del Terzo Settore ha previsto una deroga a tale devoluzione fino al 31-12-2021, limitatamente ed unicamente per la trasformazione di una Società in Associazione del Terzo Settore o in Associazione di Promozione Sociale. Decorsa la suddetta data, la trasformazione sarà sempre possibile, pena la perdita del patrimonio. In entrambe le situazioni, sia chiaro, la Società di Mutuo Soccorso cessa di esistere e il nuovo soggetto risultante dalla trasformazione non può più fare uso della denominazione specifica né può avvalersi delle agevolazioni fiscali riservate alle Società di Mutuo Soccorso.

Superate le incertezze del passato, dunque, le Società di Mutuo Soccorso hanno acquistato una forma giuridica definita che non può essere assimilata ad altre forme, siano esse Imprese Sociali, Cooperative, Mutue assicuratrici e, men che meno, Società di capitali o commerciali.

Le Società di Mutuo Soccorso si connotano per il rispetto dei seguenti comuni principi regolatori, volti al perseguimento delle finalità di interesse generale: natura non lucrativa, porta aperta, centralità del socio, solidarietà, sussidiarietà, partecipazione democratica, responsabilità sociale, controllo e trasparenza, autonomia gestionale. In tale cornice si inquadrano i benefici fiscali riconosciuti dal legislatore ai contributi versati dai soci.  

Pertanto, nel ribadire il rispetto dovuto alla specificità giuridico-normativa del settore, la Fimiv afferma, anche in questa sede, il suo impegno a contrastare le Società di Mutuo Soccorso spurie ovvero irregolari, stigmatizzandone l’operato strumentale a finalità di profitto condotte da terzi.

RUNTS – Registro Unico Terzo Settore avvio iscrizioni

Roma, 28 ottobre 2021 – Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 561 del 26 ottobre 2021: 23 novembre 2021, la data di avvio del Registro unico nazionale del Terzo settore.

Il Decreto, è prevalentemente dedicato alla definizione delle tempistiche di trasferimento al Runts dei dati relativi agli enti iscritti nei registri di ODV, APS e ONLUS.

Per quanto riguarda, invece, la presentazione delle istanze di iscrizione in una delle sezioni del Runts da parte degli altri enti, il comma 6 dell’articolo unico del Decreto in oggetto dispone che può essere effettuata a decorrere dal 24 novembre 2021 ai sensi di quanto previsto dall’art. 38 co. 1 del D.M. 15 settembre 2020 (Decreto Runts) che, a sua volta, rimanda al Titolo 2 del medesimo Decreto Runts riguardante appunto il procedimento di iscrizione degli enti.

Poiché tra le disposizioni contenute nel Titolo 2 di cui sopra si trova anche l’art. 12 che riguarda le modalità di iscrizione nel Runts per le Società di mutuo soccorso, se ne evince che anche queste ultime possano avvalersi della data di decorrenza del 24 novembre 2021.

Per quanto attiene il perfezionamento degli aspetti tecnico-informatici, si aspettiamo ulteriori comunicazioni da parte della Direzione ministeriale.

Nel frattempo, si fa riferimento all’art. 38, co. 1 del Decreto Runts che dispone come segue: “…gli enti che intendano conseguire l’iscrizione in una delle sezioni del RUNTS ai sensi del Titolo 2 del presente decreto, presentano la domanda di iscrizione al competente Ufficio statale, regionale o provinciale del RUNTS. Nelle more della piena applicabilità delle procedure telematiche ivi previste, gli enti utilizzano una modulistica uniforme sull’intero territorio nazionale, resa disponibile attraverso il portale del RUNTS. La presentazione delle istanze viene effettuata secondo le modalità indicate sul medesimo portale, tramite il quale sarà comunicata la data a decorrere da cui le procedure telematiche ordinarie saranno definitivamente attivate.”

Allegato: Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 561 del 26 ottobre 2021

Solidarietà Fimiv e Società mutuo soccorso a CGIL per il vile attacco

Roma 12 ottobre 2021 – La Fimiv e le Società di mutuo soccorso aderenti esprimono solidarietà alla CGIL per il vile attacco di sabato 9 ottobre 2021.

Caro Segretario Generale,

unendomi ai sentimenti di vicinanza espressi dal Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Mauro Lusetti, desidero manifestarLe a nome mio e di tutta la Fimiv – la Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria, nata del 1900 quale Federazione Nazionale delle Società di mutuo soccorso – piena solidarietà per il vile attacco subito il 9 ottobre scorso.

Si tratta di un accadimento di particolare gravità per la sua matrice neofascista, effettuato con lo scopo di minare strumentalmente il fondamentale ruolo del Sindacato come organismo di massima rappresentanza dei lavoratori, ma che riguarda in senso lato questioni ancora più dirimenti di civiltà sociale e di democrazia, i cui valori fondanti fanno parte del dna costitutivo delle società di mutuo soccorso.

Auspicando che questo triste episodio possa portare almeno ad una definitiva svolta nei confronti di queste organizzazioni violente e neofasciste, Le rinnovo nuovamente la nostra più sentita vicinanza.

Un cordiale saluto,

Placido Putzolu

Presidente Fimiv

Festival del Mutualismo ll Edizione

Festival genralePinerolo, 7 ottobre 2021 – Dal 12 al 17 Ottobre, a Pinerolo, si svolgerà la II edizione del Festival del Mutualismo di ieri oggi e domani. Tanti gli eventi in programma per valorizzare la cultura del mutualismo e le potenzialità nel presente.

Ad aprire il Festival una rappresentazione teatrale per raccontare il mutualismo, dalle origini alle sue possibili e molteplici trasformazioni nel futuro. Una storia che comincia nell’Ottocento in una piccola città piemontese, un viaggio in cui lo spettatore viene accompagnato in un gioco di specchi e interferenze tra passato, presente e futuro. Seguiranno nei giorni successivi seminari, incontri, relazioni momenti conviviali ed esperienze per parlare di mutualismo e lavoro di cura, lavoro collettivo, i giovani e il mutualismo.

Molte iniziative realizzate dalle nuove generazioni infatti adottano oggi pratiche di tipo mutualistico. Nascono e si sviluppano una miriade di iniziative che si potrebbero definire di “mutuo-soccorso” in quanto esperienze che, in campi diversissimi tra loro, possiedono tutte la stessa matrice “comunitaria”: ci si associa, mettendo in comune, condividendo spazi, forme di organizzazione, risorse, capacità, competenze, allo scopo di soddisfare bisogni anch’essi comuni. Si possono citare esperienze come quelle dei G.A.S., del co-housing, del co-working, delle mutue autogestite, delle fabbriche recuperate.

Ed ancora Neomutualismo, Terzo Settore, Beni Comuni e Lavoro per condividere le esperienze maturate dalle organizzazioni mutualistiche, cooperativistiche, e del Terzo Settore che operano nel Sud Italia sui principali ambiti della gestione, tutela e valorizzazione dei beni comuni e delle attività in grado di produrre lavoro specialmente per le fasce più deboli delle comunità. Lo scopo è di costruire una rete tra le varie organizzazioni per migliorare e intensificare i rapporti e le sinergie, condividendo risorse ed esperienze, intersecando progetti, generando sviluppo locale, emancipazione, processi di soggettivazione sociale e ricchezza collettiva.

Per saperne di più visita il sito web dedicato al Festival del mutualismo https://www.festivaldelmutualismo.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Società Mutua Piemonte presenta il “Bilancio del Bene Comune”

Pinerolo, 29 settembre 2021 – La Società Mutua Piemonte ha presentato, giovedì 23 settembre presso il Polo Ecologico Acea Pinerolese, “il Bilancio del Bene Comune”, un nuovo strumento che integra il Bilancio Sociale valorizzando l’impatto sociale che ha sul territorio.

Un percorso di analisi dei punti di forza e di debolezza, che è stato fatto all’interno della SMP, (coinvolgendo, oltre al Consiglio di Amministrazione, i Soci e le dipendenti) confrontandosi costantemente con i portatori di interesse sui vari punti della matrice elaborata dalla Federazione dell’Economia del Bene Comune: dignità umana, solidarietà, giustizia sociale, sostenibilità ecologica, trasparenza e condivisione delle decisioni.

“Una esperienza sorprendente -spiega Adriano Mione presidente di Mutua Piemonte- che ci ha reso consapevoli della portata del nostro contributo per il bene comune del territorio e che necessita di essere maggiormente comunicato. Un lavoro lungo e faticoso, dal quale sono emersi un linguaggio ed una identità comune con tutti i partecipanti al progetto ed indicazioni per ampi spazi di miglioramento che sono grandi opportunità per il futuro. Abbiamo scoperto piacevolmente- sottolinea inoltre- che la rete di relazioni sul territorio è ben strutturata e che la Società di mutuo soccorso Mutua Piemonte è ampiamente riconosciuta e legittimata come Ente del Terzo Settore. L’orientamento è continuare a dare un forte contributo al welfare territoriale e rendere questo progetto una buona pratica da replicare su altri ambiti”.

Per ogni tema la Società Mutua Piemonte ha ricevuto un punteggio. Il lavoro complessivo è scaturito in un report narrativo e un attestato di valutazione del suo contributo al bene comune.

L’incontro di presentazione è stato un momento di restituzione di quanto emerso: le buone pratiche già in essere ma poco conosciute sul territorio, i traguardi raggiunti e le azioni da mettere in campo. Come ad esempio: migliorare ulteriormente i servizi di assistenza elaborando un protocollo scritto in collaborazione con le cooperative; potenziare le iniziative a carattere solidale; incrementare la comunicazione e il confronto con i Soci e i beneficiari; investire maggiormente sulla formazione delle dipendenti per la loro crescita personale e professionale; aggiornare alcune procedure gestionali anche in un’ottica di creazione di identità di comunità; valorizzare maggiormente il proprio capitale sociale derivante dall’essere Società di mutuo soccorso, rafforzando il suo posizionamento come nodo di rete.

Tante le riflessioni positive emerse sui contenuti esposti e tanti spunti di collaborazione e di confronto che si concretizzeranno, appena sarà possibile, in una giornata di studio e approfondimento.

In allegato il Bilancio del Bene Comune Società Mutua Piemonte

 

Navacchio, mutuo soccorso: nuovi servizi e iniziative emergenza Covid

13 luglio 2021 – L’Assemblea dei soci della Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio si è tenuta sabato 10 luglio 2021 con la presenza del Sindaco di Cascina Michelangelo Betti.

È stata confermata la volontà di mettere a disposizione dell’Amministrazione pubblica competente per la Sanità parte dei locali della Società di mutuo soccorso per attività collegate all’emergenza Covid19 per contrastare l’epidemia e supportare la rete dei presidi sanitari territoriali.

Durante l’incontro è stata altresì manifestata la volontà di realizzare in tempi brevi nel Comune delle nuove Case della Comunità, centrate sulle attività dei medici di famiglia, nelle modalità recentemente ridefinite dal Governo nel Recovery Plan.

L’Assemblea ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione di progettare l’insediamento all’interno dell’edificio della Società di attività socio-sanitarie nel solco della propria storia, che ha già visto la sede destinata ad ospedale dei poveri, poi casa di cura per la maternità e sede del distretto sanitario. I soci hanno espresso la volontà di costruire un punto di servizi sanitari aperto ai cittadini in collaborazione con gli altri sodalizi del Terzo Settore operanti sul territorio, cooperative, imprese sociali e volontariato. In questa prospettiva e stato chiesto al Sindaco di farsi promotore della convocazione della Consulta del Terzo Settore già istituita.

Il Sindaco con l’occasione ha consegnato al Presidente emerito della Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio Enrico Acernese la targa che ricorda il suo impegno svolto per mantenere vivi i valori  della mutualità e creato le condizioni che permettono ancora oggi alla Società di offrire migliori opportunità ai soci e ai cittadini.

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In foto: Acernese Enrico Nino (Presidente dal 18 maggio 1992 al 27 ottobre 2020). Consegnano la targa il Sindaco Betti Michelangelo socio della Società e il Presidente successore Riccardo Pasqualetti.

 

LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO NELL’EMERGENZA COVID-19

Roma, 5 luglio 2021 – Le Mutue sanitarie e le Società di mutuo soccorso storico-territoriali aderenti alla Fimiv (Federazione italiana della mutualità), enti del Terzo Settore capillarmente diffusi su tutto il territorio nazionale, hanno messo in campo interventi concreti, socio-assistenziali e di integrazione sanitaria, attraverso sussidi economici straordinari, senza aggravio contributivo aggiuntivo rispetto a quanto previsto dai piani di assistenza sanitaria già operanti e azioni di solidarietà e aiuto realizzate grazie all’impegno encomiabile dei soci volontari. Leggi tutto