FIMIV CONFERMATA NEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE

Roma, 17 giugno 2017 – È  stato emanato nei giorni scorsi il Decreto, firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha rinnovato la composizione del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. È  stata confermata la presenza della FIMIV (Federazione Italiana della mutualità integrativa volontaria), quale Rete associativa rappresentata dal proprio presidente nazionale Placido Putzolu.
Un grande riconoscimento per tutta la rete del mutuo soccorso aderente alla FIMIV che, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia, ha continuato a realizzare attività e progetti di solidarietà.

Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore (CNTS), nato con la riforma del 2017, è un organismo nazionale, istituito appunto dal Codice del Terzo Settore e collocato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con funzioni di promozione e sostegno del Terzo Settore.

Oltre ai più importanti organismi rappresentativi e alle reti associative presenti a livello nazionale, compongono l’organismo anche esponenti delle Regioni e dei Comuni, nonché cinque esperti nominati direttamente dal Ministro del Lavoro tra persone di comprovata esperienza in materia di Terzo settore.

Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore:

  • esprime pareri non vincolanti, ove richiesto, sugli schemi di atti normativi che riguardano il Terzo Settore;
  • esprime parere non vincolante, ove richiesto, sulle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie previste dal Codice del Terzo Settore;
  • esprime parere obbligatorio non vincolante sui modelli di bilancio e sulle linee guida in materia di bilancio sociale e di valutazione di impatto sociale dell’attività svolta dagli enti del Terzo settore;
  • designa un componente nell’organo di governo della Fondazione Italia Sociale;
    è coinvolto nelle funzioni di vigilanza, monitoraggio e controllo, con il supporto delle reti associative nazionali;
  • designa i rappresentanti degli enti del Terzo settore presso il CNEL.

FIMIV nel Consiglio Nazionale del Terzo Settore

FOTO Consiglio Naz T SRoma, 27 febbraio 2018 – Si è insediato venerdì 23 febbraio 2018, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sotto la Presidenza del Ministro Giuliano Poletti e alla presenza del Sottosegretario di Stato onorevole Luigi Bobba, il Consiglio Nazionale del Terzo Settore, organismo di consultazione a livello nazionale.

Il Consiglio Nazionale è stato istituito dal Codice del Terzo Settore, in attuazione della Riforma avviata dalla legge delega n. 106 del 2016, ed è composto da 33 membri effettivi e altrettanti supplenti, espressione delle associazioni e delle reti associative più rappresentative sul territorio nazionale, delle Regioni ed Enti locali, di altre Istituzioni pubbliche, nonché da esperti qualificati in materia.

Vicepresidente è stata nominata Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore.

I membri sono 33, altrettanti i supplenti: per Legacoop è stata scelta Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali; per le società di mutuo soccorso Placido Putzolu, presidente Fimiv; mentre per Confcooperative Giuseppe Guerini.

Il Consiglio ha funzione prevalentemente consultiva ed esprime pareri sugli schemi degli atti normativi e sull’utilizzo delle risorse del Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore; sulle linee guida in materia di bilancio sociale e di valutazione di impatto sociale dell’attività degli enti del Terzo Settore; sulle operazioni di trasformazione, fusione, scissione e cessione d’azienda effettuate dalle imprese sociali.

Inoltre, il Consiglio, è coinvolto anche nelle attività di vigilanza, monitoraggio e controllo nel Terzo Settore.

Nel corso della riunione:

  • la portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Claudia Fiaschi, è stata nominata Vice Presidente del Consiglio Nazionale del Terzo settore;
  • è stata presentata la bozza delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo Settore, ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 117/2017 e, con riferimento alle imprese sociali, dell’art. 9, comma 2 del decreto legislativo 112/2017, elaborata dal Tavolo tecnico, coordinato dal professor Stefano Zamagni; 
  • è stata proposta una bozza di Regolamento interno relativo al funzionamento del Consiglio Nazionale.

“Con l’avvio del Consiglio Nazionale – ha sottolineato il Ministro Poletti – facciamo un passo ulteriore nel percorso di attuazione della riforma del Terzo Settore, confermandone i principi ispiratori di coinvolgimento e di partecipazione attiva dei rappresentanti di una realtà indispensabile per il Paese. Il loro contributo è stato infatti molto importante per definire, attraverso un lavoro complesso ed approfondito, un quadro di interventi che hanno l’obiettivo di aiutare le realtà del Terzo Settore a sviluppare la propria azione nell’interesse di tutti i cittadini italiani e, in particolare, di quelli più deboli e bisognosi di sostegno”.

Il Sottosegretario Bobba, che ha seguito direttamente la Riforma del Terzo Settore, ha dichiarato: “Sono particolarmente soddisfatto della istituzione del Consiglio Nazionale, che si inserisce all’interno dell’opera più ampia di razionalizzazione e armonizzazione della materia e delle strutture”.

“Il Consiglio, infatti – ha aggiunto il Sottosegretario – sostituisce in un unico organismo l’Osservatorio per il Volontariato e quello dell’Associazionismo, previsti dalla precedente normativa, e partecipa in modo significativo ai processi decisionali e procedimentali delle Amministrazioni sulle principali tematiche connesse al Terzo Settore. Si tratta, quindi, di una vera partnership per una migliore e più efficace attuazione della riforma”.

“Nella sua composizione – ha precisato l’onorevole Bobba – il Consiglio garantisce la più ampia partecipazione dei soggetti rappresentativi sul territorio nazionale, favorendo così pieno e corretto equilibrio tra tutti gli interessi del settore”.

“Ringrazio tutti i componenti – ha concluso il Sottosegretario – per la disponibilità manifestata, ricordando che si tratta di attività svolta a titolo gratuito e che non comporta alcun onere a carico dello Stato”.