Val Chiusella, 15 dicembre 2022 – “Siamo in Val Chiusella un territorio piemontese lungo circa 25 chilometri, una comunità montana di circa 5300 abitanti dove la distanza a volte tra le famiglie che vi abitano è di 4 chilometri e quindi cresce il tema della solitudine – racconta Pier Vittorio Gillio, Presidente della Società Operaia di mutuo soccorso di Brosso. La sfida che ci si è posti è come rendersi moderni nel nostro territorio mantenendo la vocazione di Società di mutuo soccorso e così ci siamo avvicinati alla DFC Demenza Friendly Comunity di Ivrea”.
La DFC Demenza Friendly Comunity è un’iniziativa della Federazione Alzheimer Italia, un progetto nato per sostenere coordinare ed implementare la diffusione di realtà “amiche delle persone con demenza” ovvero di comunità amica delle demenze, attualmente le DFC in Italia sono 45.
“Insieme alla Società operaia di mutuo soccorso di Drusacco abbiamo condiviso un percorso di collaborazione e coprogettazione -spiega- e con un grande lavoro di coordinamento è stato istituito un tavolo di regia insieme agli otto comuni che compongono la valle, la ASL ed il Laboratorio Laval, laboratorio di tirocinio infermieristico attivato con risorse economiche della società operaia di mutuo soccorso di Brosso dal 2018. Hanno inoltre partecipato al progetto la ASLTO4, il Consorzio InRete, il Polo formativo Officina H, corso di laurea in scienze infermieristiche di Ivrea”.
Tra gli obiettivi: vincere lo stigma e la vergogna di parlare di demenza e aiutare le famiglie degli ammalati. Tra le prime attività è previsto un corso di formazione per le persone che sono a contatto con il malato e progettare dei percorsi di promozione del benessere sociale. La Valle ha ottenuto un riconoscimento ufficiale come DFC Valchiusella (Demenza Friendly Comunity) ovvero di comunità amica delle demenze, la seconda comunità rurale in Italia. Il 5 novembre e stato presentato con un convegno il progetto e a seguito dell’evento sono nate nuove possibili collaborazioni con dalle case di riposo del territorio, organizzazioni femminili del luogo e scuole del territorio.
L’auspicio è che l’esperienza possa essere di indicazione per altre iniziative mutualistiche dedicate nei territori.