Forum Terzo SettoreRoma, 28 giugno 2017 – “Diamo vita alle idee”: è questo il titolo dell’Assemblea dei soci del Forum Nazionale del Terzo Settore, riunita ieri a Roma per presentare l’Agenda Aperta 2017-2021 contenente obiettivi, alleanze e temi strategici del Forum per i prossimi 4 anni, e per discutere della riforma del Terzo settore. Tra gli ospiti: il Ministro Giuliano Poletti, i sottosegretari Luigi Bobba e Pier Paolo Baretta, gli on. Donata Lenzi e Paolo Beni.

L’Agenda Aperta del Forum, frutto del lavoro partecipato di oltre 350 persone all’interno delle diverse Consulte tematiche, rappresenta un punto di partenza più che di arrivo: come spiegato dalla portavoce Claudia Fiaschi, il documento “verrà aggiornato nel tempo, arricchito con tutte le discussioni che riusciremo a costruire e con tutti gli interlocutori che incontreremo lungo il nostro percorso”.

Sono quattro, oggi, le principali sfide del Forum Terzo Settore, alle quali rispondere con azioni concrete e con idee: le persone, il pianeta, la pace e la prosperità. “Sfide complesse”, ha dichiarato Claudia Fiaschi, “che non possono essere vinte senza il concorso convergente di tutte le componenti delle comunità. I fili che emergono dalla discussione all’interno del Forum rimettono al centro della nostra agenda alcune questioni fondamentali e trasversali: la lotta alle disuguaglianze, i processi migratori, che necessitano di essere collocati nei più complessivi processi di sviluppo, il contrasto alla povertà, la salute per tutti, la cura della crescita del capitale umano, la salvaguardia di natura, cultura e qualità degli ambienti di vita delle comunità”.

L’Assemblea del Forum è stata anche l’occasione per affrontare il tema della riforma del Terzo settore, data l’imminente approvazione definitiva dei decreti attuativi. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti ha ribadito la volontà del Governo di continuare il dialogo con il Forum e sottolineato l’impegno a fare in modo che la discussione e il confronto realizzati finora portino a dei provvedimenti il più possibile coerenti ed efficaci.

Per il sottosegretario Luigi Bobba, la riforma in via di definizione è il frutto del lavoro del Forum Terzo Settore, oltre che dell’azione legislativa istituzionale. Dopo il 3 luglio, però, inizierà una sfida di portata ancora più grande di quella affrontata fino ad oggi, che vede coinvolti sia il Terzo settore che le istituzioni: ad essa bisognerà rispondere rendendo la sussidiarietà un elemento costitutivo delle comunità per riuscire a interpretare i bisogni dei cittadini e a sottrarre le persone da una perenne condizione di incertezza.

Sulla questione dell’impresa sociale è intervenuto il sottosegretario Pier Paolo Baretta: il fatto di avere introdotto l’impresa sociale e di averle consentito agevolazioni fiscali simili a quelle delle cooperative sociali, ha detto, è un passo in avanti che però crea una contraddizione sulla quale c’è bisogno di riflettere seriamente. Sarebbe sbagliato, ad ogni modo, non cogliere i vantaggi di questo intervento legislativo.

Economia sociale. A illustrare gli obiettivi sul ruolo nell’economia sociale da parte delle organizzazioni di Terzo settore è stata Eleonora Vanni, vicepresidente nazionale Legacoopsociali e referente della Consulta relativa al Forum: “l’economia sociale non riguarda una parte del terzo settore, è una visione della società che attraversa gli aspetti economici e sociali. E lo abbiamo visto nelle difficoltà del Paese nella crisi come strumento di equità sia sociale che territoriale”.

“Uno strumento importante per lo sviluppo sostenibile ed inclusivo – ha aggiunto – ad esempio pensando alla trasversalità dei temi che trattiamo. Abbiamo cercato di pensare all’economia sociale dove le differenze dentro il Forum siano una ricchezza tenuto conto delle specificità delle organizzazioni. Uno degli obiettivi che ci diamo è quello di promuovere una contaminazione positiva tra ambienti economici e sociali, guardando avanti per lo sviluppo. Se pensiamo alle nuove piattaforme e alle tecnologie ci interroghiamo su un’economia che valorizzi le persone attraverso lo strumento della condivisione e della partecipazione”.

Quali alleanze sui temi dell’economia per il terzo settore? “Sulle alleanze – conclude -sono quelle con soggetti storici e quelli nuovi, quelli della condivisione e confronto aperto con il mondo del profit perché se vogliamo portare un’educazione culturale abbiamo necessità di portare le nostre idee non solo nei nostri recinti ma anche in ambiti disponibili alla contaminazione”.

 

fonte: Forum Terzo Settore, nelpaese.it